Informazioni Generali
L'Osservatorio Astronomico Giovanni Boccardi
In Castelmauro, sulla vetta del Monte Mauro a 1042 m, è installato un osservatorio astronomico moderno, dotato del più avanzato telescopio robotizzato attualmente presente sul territorio italiano, il CRT, che rappresenta lo stato dell'arte nel settore.
L'osservatorio è stato realizzato nell'ambito di una collaborazione tra Comune di Castelmauro ed ATEC Robotics che ha cofinanziato l'opera e ne gestisce l'evoluzione. L'Osservatorio è dedicato a Padre Giovanni Boccardi.
Ideato e realizzato dalla società ATEC Robotics, l'osservatorio si distingue rispetto allo standard per una serie di fondamentali peculiarità:
è innovativo ed all'avanguardia in campo internazionale
predisposto per effettuare ricerca scientifica anche in modalità robotizzata (fotometria CCD)
predisposto per l'uso in internet attraverso la prenotazione di tempo di osservazione
supporta la divulgazione nelle scuole ed università attraverso progetti dedicati
è inserito nella rete dei telescopi che di giorno effettuano la mappatura dei debris
predisposto per effettuare survey automatiche e per lo studio nel settore dei RGB
è un centro congressi
è inserito nel network Magellano
Padre Boccardi avviò un progetto, all'avanguardia per i suoi tempi, ossia l'installazione di strumenti di ultima generazione (all'epoca) presso l'osservatorio di Pino Torinese. La visione del cielo stellato, resa imperfetta dalle luci della città e dal fumo delle ciminiere, spinse infatti Boccardi ad avviare un progetto ambizioso; il trasferimento dell'Osservatorio a Pino Torinese, sito a 620 m sul livello del mare e sufficientemente lontano dal centro di Torino. Sotto la sua direzione fu, come già riportato in queste pagine, installata la più grande cupola girevole d'Italia, di 11 metri di diametro. Costruita dalla società inglese Cooke & Sons ospitava il telescopio equatoriale Merz, strumento di punta dell'Osservatorio.
L'osservatorio di Monte Mauro è stato completato nel 2007. L'edificio ospitante l'osservatorio è stato lasciato inutilizzato e incompleto per molti anni dopo la realizzazione della struttura portante.
Il Prof. Dario Mancini, astronomo ordinario dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, ha fornito le indicazioni utili per il completamento delle opere civili e per la realizzazione del telescopio e della cupola, nonchè per l'impostazione tecnico/scientifica delle attività di ricerca e divulgazione. Sotto la sua guida sono state modificate alcune sezioni dell'edificio consentendo l'installazione di un telescopio altazimutale (CRT) al posto di un ormai obsoleto telescopio in montatura equatoriale. Un accordo tra Comune ed la società ATEC Robotic, che ha finanziato la realizzazione dell'Osservatorio insieme con la provincia di Campobasso, ha consentito la costruzione ed installazione del telescopio, della cupola, della sala multimediale e di impostare l'organizzazione scientifica.